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Terra

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bussola Nota disambigua - Se stai cercando altri significati, vedi Terra (disambigua).
{{{soprattitolo}}}
Terra
Satellite naturale di {{{pianeta_madre}}}
({{{sottotitolo}}})
Stella madre: Sole
Distanza dal Sole: {{{distanza_anniluce}}}
Terra.
Scoperta
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Scopritore
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Scopritori
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Classificazione
Pianeta terrestre
Famiglia
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Classe spettrale {{{classe_spettrale}}}
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Designazioni
alternative

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Costellazione {{{costellazione}}}
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Redshift {{{redshift}}}
NOMENCLATURE ALTERNATIVE

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COORDINATE
(Epoca di riferimento: J2000)
Ascensione retta
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Declinazione
{{{declinaz}}}
Lat. galattica
{{{lat_galattica}}}
Long. galattica
{{{long_galattica}}}
PARAMETRI ORBITALI
(epoca di riferimento: J2000)
Semiasse maggiore 149 597 887,5 km
1,000 000 112 4 UA
Perielio 147 098 074 km
0,983 289 891 2 UA
Afelio 152 097 701 km
1,016 710 333 5 UA
Perigeo {{{perigeo}}}
Apogeo {{{apogeo}}}
Perielio {{{periastro}}}
Afelio {{{afastro}}}
Circonf. orbitale 924 375 700 km
6,179 069 900 7 UA
Periodo orbitale 1,000 017 5 anni
(365,256 366 giorni)
Periodo sinodico {{{periodo_sinodico}}}
Velocità orbitale
29,291 km/s (min)
29,783 km/s (media)
30,287 km/s (max)
Inclinazione orbitale {{{inclinazione_orbita}}}
Inclinazione
sull'eclittica
{{{inclinazione_orbita_su_eclittica}}}
Inclinazione rispetto
all'equat. di [[{{{pianeta_madre}}}]]
{{{inclinazione_orbita_su_eq}}}
Inclinazione rispetto
all'orbita di [[{{{pianeta_madre}}}]]
{{{inclinazione_orbita_su_orbita}}}
Inclinazione rispetto
al piano di Laplace
{{{inclinazione_orbita_su_p_laplace}}}
Inclinazione rispetto
all'equat. del Sole
7,25°
Eccentricità 0,016 710 219
Longitudine del
nodo ascendente
348,739 36°
Argom. del perielio 114,207 83°
Anomalia media {{{anomalia_media}}}
Ultimo perielio {{{ultimo_perielio}}}
Prossimo perielio {{{prossimo_perielio}}}
Sistema planetario {{{pianeti}}}
Satelliti 1 Luna
Anelli no
DATI FISICI
Dimensioni {{{dimensioni}}}
Raggio {{{raggio}}}
Diametro equat. 12 756,274 km
Diametro polare 12 713,504 km
Diametro medio
12 745,594 km
{{{diametro_sole}}} volte il Sole
Schiacciamento {{{schiacciamento}}}
Superficie 5,100 656 × 1014
Volume 1,083 207 3 × 1021
Massa
5,9742 × 1024 kg
{{{massa_sole}}} volte il Sole
Densità 5,5153 × 103 kg/m³
Acceleraz. di gravità
in superficie
9,7801 m/s² (all'equatore)
(0,997 32 g)
Velocità di fuga 11 186 m/s
Periodo di rotazione 0,997 258 giorni
(23,934 ore)
{{{periodo_rotaz_1_descrizione}}} {{{periodo_rotaz_1}}}
{{{periodo_rotaz_2_descrizione}}} {{{periodo_rotaz_2}}}
{{{periodo_rotaz_3_descrizione}}} {{{periodo_rotaz_3}}}
{{{periodo_rotaz_4_descrizione}}} {{{periodo_rotaz_4}}}
Velocità di rotazione
(all'equatore)
465,11 m/s
Inclinazione assiale {{{inclinazione_asse}}}
Inclinaz. dell'asse
sull'eclittica
23,439 281°
Inclinaz. dell'asse
sul piano galattico
{{{inclinazione_asse_su_piano_galattico}}}
A.R. polo nord 0° (0 h 0 min 0 s)
Declinazione 90°
Temperatura alla
sommità delle nubi
{{{temp_sommitànubi_min}}} (min)
{{{temp_sommitànubi_med}}} (media)
{{{temp_sommitànubi_max}}} (max)
Temperatura
superficiale
185 K (min)
287 K (media)
331 K (max)
T. della corona {{{temp_corona}}}
T. del nucleo {{{temp_nucleo}}}
Luminosità
{{{luminosità}}}
{{{luminosità_sole}}} volte il Sole
Radianza {{{radianza}}}
Indice di colore (B-V) {{{indice_di_colore}}}
Metallicità {{{metallicità}}}
Pressione atm. 101 300 Pa
Albedo 0,367
Età stimata {{{età}}}
DATI OSSERVATIVI
Magnitudine
apparente
da Terra
{{{magn_app_min}}} (min)
{{{magn_app_med}}} (media)
{{{magn_app_max}}} (max)
Magnitudine
apparente
da [[{{{pianeta_madre}}} (astronomia)|{{{pianeta_madre}}}]]
{{{magn_app_min_corpomadre}}} (min)
{{{magn_app_med_corpomadre}}} (media)
{{{magn_app_max_corpomadre}}} (max)
Magnitudine app.
Magnitudine ass. {{{magn_ass}}}
Diametro
apparente
da Terra
{{{dim_app_min}}} (min)
{{{dim_app_med}}} (medio)
{{{dim_app_max}}} (max)
Diametro
apparente
da [[{{{pianeta_madre}}} (astronomia)|{{{pianeta_madre}}}]]
{{{dim_app_min_corpomadre}}} (min)
{{{dim_app_med_corpomadre}}} (medio)
{{{dim_app_max_corpomadre}}} (max)
Parallasse
Moto proprio
Velocità radiale

La Terra è il pianeta su cui vive l'umanità, il terzo in ordine di distanza dal Sole, il più grande dei pianeti terrestri del sistema solare, sia per quanto riguarda la massa sia per il diametro, ed è l'unico corpo planetario del sistema solare adatto a sostenere la vita, almeno tra quelli conosciuti alla scienza moderna (anche se vi sono ipotesi e in alcuni casi anche deboli prove a sostegno della tesi per cui la vita, probabilmente in forma microscopica, sarebbe stata presente o potrebbe tuttora sussistere su alcuni corpi del sistema solare come Marte, Venere e alcuni satelliti naturali dei pianeti gassosi [1]).

È il primo pianeta conosciuto a possedere acqua in forma liquida sulla sua superficie ed il solo nell'universo noto per la presenza di vita vegetale.

Possiede un campo magnetico, che, insieme ad una atmosfera composta in prevalenza da azoto ed ossigeno, la protegge dalle radiazioni nocive alla vita; l'atmosfera inoltre funziona come scudo contro le piccole meteore, causandone la distruzione per calore da attrito prima del raggiungimento della superficie.

La formazione della Terra è datata circa 4.57 miliardi e di anni fa, e possiede un solo satellite naturale, la Luna, che ha iniziato ad orbitare intorno ad essa circa 4.53 miliardi di anni fa.

Il suo asse di rotazione è inclinato rispetto alla perpendicolare al piano dell'eclittica: questa inclinazione, combinata con la rivoluzione della Terra intorno al Sole, è causa dell'alternarsi delle stagioni.

Le condizioni atmosferiche primordiali sono state alterate in maniera preponderante dalla presenza di forme di vita, le quali hanno creato un diverso equilibrio ecologico, plasmando la superficie del pianeta. Circa il 71% della superficie è coperta da oceani ad acqua salata, mentre il restante 29% è rappresentato dai continenti e dalle isole.

La superficie esterna è suddivisa in diversi segmenti rigidi, o placche tettoniche, che si spostano lungo la superficie in periodi di diversi milioni di anni.

La parte interna, attiva dal punto di vista geologico è composta da un sottile strato mantello terrestre relativamente solido o plastico, un strato di nucleo terrestre esterno generante il campo magnetico, ed un nucleo interno solido di ferro.

Importanti sono le influenze dello spazio esterno su di essa; infatti la Luna genera il succedersi delle maree, stabilizza lo spostamento dell'asse terrestre ed ha lentamente modificato la lunghezza del periodo di rotazione del pianeta (rallentandolo); un bombardamento di comete durante le fasi primordiali ha giocato un ruolo fondamentale nella formazione degli oceani e, in un periodo successivo, alcuni impatti di asteroidi hanno provocato significativi cambiamenti delle caratteristiche di superficie e alterato la vita presente.

Il simbolo astronomico della Terra è un cerchio con all'interno una croce: la linea orizzontale rappresenta l'equatore, mentre quella verticale un meridiano (, o occasionalmente anche ).

Indice

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Storia della Terra [modifica]

La terra vista dalla Luna.
La terra vista dalla Luna.

Gli scienziati sono riusciti a ricostruire la storia della Terra. La Terra e gli altri pianeti del sistema solare si formarono 4.57 miliardi di anni fa[1]. Inizialmente liquefatto il pianeta andò a raffreddarsi, formando una crosta terrestre sempre più di tipo granitica, simile all'odierna. La Luna, secondo la teoria più recente, si formò subito dopo, probabilmente a causa dell'impatto tra la Terra e un pianetino grande quanto Marte e avente circa il 10% della massa della Terra,[2] conosciuto come Theia.[3] Nell'urto tra i due corpi, un po' della massa di questo piccolo corpo celeste si unì alla Terra ed una porzione fu espulsa nello spazio, ma abbastanza materiale sopravvisse per formare una luna orbitante.

L'attività vulcanica, decisamente maggiore dell'odierna, produsse l'atmosfera primordiale, molto ricca di biossido di carbonio. Il vapore acqueo condensandosi produsse gli oceani.[4] Circa 3, 5 miliardi di anni fa nacque la prima forma di vita[5]

Lo sviluppo della fotosintesi permise ad alcune forme di vita di assorbire l'energia solare; l'ossigeno, prodotto di scarto della fotosintesi, si accumulò nell'atmosfera e creò uno strato di ozono (una forma di ossigeno molecolare [O3]) nell'atmosfera superiore. L'incorporazione di cellule più piccole in altre di dimensioni maggiori fece si che si svilupparono cellule più complesse delle cellule procarioti, chiamate eucarioti.[6] Protette dallo strato di ozono che impediva ai raggi ultravioletti, dannosi per la vita, di attraversare l'atmosfera le varie forme di vita colonizzarono la superficie della Terra.[7]

La primordiale struttura geologica di microplacche continentali andò verso una primaria aggregazione, formando dei continenti che occasionalmente si univano per formare un supercontinente. Circa 750 milioni  di anni fa (mya), il primo supercontinente conosciuto (la Rodinia) cominciò a dividersi in continenti più piccoli. I continenti in seguito si riunirono per formare la Pannotia, 600–540 mya, e finalmente la Pangea, che si divise in continenti più piccoli circa 180 milioni di anni fa [8] ponendo le basi per la situazione geografica moderna.

Dal 1960 si è ipotizzato che diverse ere glaciali tra i 750 ed i 580 milioni di anni fa, durante il Neoproterozoico, abbiano coperto di ghiaccio la maggior parte del pianeta. Questa ipotesi (non ancora accettata dall'intera comunità scientifica) è conosciuta con il nome di "Terra a palla di neve", e deve il particolare interesse al fatto che precede l'esplosione del Cambriano, dove le forme di vita multicellulari cominciarono a proliferare.[9]

Successivamente al Cambriano, circa 535 milioni di anni fa, si sono succedute cinque estinzioni di massa]].[10] L'ultima di esse è avvenuta 65 milioni di anni fa, quando una collisione meteoritica provocò, probabilmente, l'estinzione dei dinosauri (specie non volatili) e degli altri grandi rettili, ma risparmiò i piccoli animali, come i mammiferi, che presero il sopravvento. In seguito i mammiferi si diversificarono, finché un animale africano, assomigliante ad una scimmia, guadagnò l'abilità di mantenere una posizione eretta.[11] Questa evoluzione permise l'utilizzo di utensili, incoraggiò la comunicazione al fine di provvedere ad una migliore nutrizione e creò i presupposti per lo sviluppo di una maggiore area celebrale. Lo sviluppo della agricoltura, e della civiltà, permise agli esseri umani di plasmare la Terra in un tempo così breve come nessuna altra forma di vita era riuscita a fare,[12] influenzando sia la natura, sia la quantità delle altre forme di vita.

La fase recente delle ere glaciali incominciò circa 40 milioni di anni fa, intensificandosi durante il Pleistocene, circa 3 milioni di anni fa. Le regioni polari sono state sottoposte a svariati cicli di glaciazioni e disgeli, succedutisi ogni 40-100,000 anni. L'ultima di queste fasi termino 10,000 anni fa, lasciando il pianeta in una situazione morfo-climatica abbastanza stabile fino ai giorni nostri. [13]

Età della Terra [modifica]

Modelli chimici basati sull'attuale abbondanza di isotopi radioattivi con lunghissimi tempi di decadimento e l'analisi composizionale di materiale non differenziato proveniente da meteoriti e dalla Luna datano la formazione della Terra a 4,65 miliardi di anni fa. La difficoltà principale nella determinazione dell'età della Terra è legata al fatto che nessuna roccia attualmente affiorante sul pianeta presenta questa età; ciò è dovuto alla natura fluida o plastica della totalità della crosta terreste durante il primo miliardo di anni circa. Inoltre processi di differenziazione magmatica separavano in questa prima fase i vari elementi concentrandone solo alcuni all'interno della crosta terrestre. Questo frazionamento rende difficile stabilire con esattezza il contenuto iniziale di alcuni geocronometri e pertanto non è possibile calcolare con esattezza le abbondanze iniziali.

Le rocce più antiche rinvenibili sul pianeta sono rocce continentali, si ritrovano nei cratoni e hanno un'età pari a 4,1 miliardi di anni. La maggior parte della crosta oceanica è più giovane, perché continuamente riciclata dai meccanismi legati alla tettonica delle placche: la rocce più antiche in questo tipo di crosta sono giurassiche e hanno un'età di 100 milioni di anni.

L'età della Terra fu determinata da Clair Patterson nel 1953, utilizzando metodi radiometrici legati al decadimento dell' uranio [14]

Caratteristiche fisiche [modifica]

La Terra è il maggiore sia per dimensione che per massa dei quattro pianeti terrestri (insieme a Mercurio, Marte e Venere), composto per lo più da roccia e silicati; tale termine è contrapposto ai giganti gassosi, pianeti appartenenti al sistema solare esterno. Sempre tra i pianeti terrestri è quello con la maggiore densità, la più alta gravità e il più forte campo magnetico. [15]

Forma [modifica]

La forma della Terra viene correttamente definita come geoide, ma è decisamente simile ad uno sferoide oblato (solido di rotazione che si ottiene dalla rotazione di un'ellisse attorno al proprio asse minore), da cui si discosta per un massimo di 100 metri.

Il diametro medio dello sferoide di riferimento è circa 12,742 km, tuttavia, in maniera più approssimativa si può definire come 40,000 km/π, dato che il metro è stato originariamente definito come 1/10,000,000 della distanza tra l'equatore e il polo nord passando per Parigi, Francia. [16]

La rotazione della Terra è la causa del rigonfiamento equatoriale, che comporta un diametro equatoriale di 43 km maggiore di quello polare. [17] Le maggiori deviazioni locali sulla superficie sono: il Monte Everest, con 8,850 m (sopra il locale livello del mare) e la Fossa delle Marianne, con 10,924 (sotto il locale livello marino. Se si paragona la Terra ad un perfetto ellissoide, essa ha una tolleranza di circa una parte su 584, o di 0,17%, che è minore dello 0,22% di tolleranza ammesso nelle palle da biliardo. [18] A causa della presenza del rigonfiamento, inoltre, il luogo maggiormente distante dal centro della Terra è situato attualmente sul Monte Chimborazo in Ecuador. [19]

Per approfondire, vedi la voce Geofisica.

Geosfera [modifica]

L'interno della Terra, detto anche geosfera, è costituito da rocce di diversa composizione e fase (solida, principalmente, ma talvolta anche liquida).

Grazie allo studio dei sismogrammi si è giunti a considerare l'interno della terra suddiviso in una serie di gusci; difatti si è notato che le onde sismiche subiscono fenomeni di rifrazione nell'attraversare il pianeta. La rifrazione consiste nella modifica della velocità e della traiettoria di un onda quando questa si trasmette ad un mezzo con differente densità. Si sono potute così rilevare superfici in profondità in cui si verifica una brusca accelerazione e deviazione delle onde, e in base a queste sono state identificate quattro zone sferiche concentriche: la crosta, il mantello, il nucleo esterno e il nucleo interno.

L'interno della Terra, come quello degli altri pianeti terrestri, è diviso chimicamente in una crosta formata da rocce da basiche ad acide, un mantello ultrabasico e un nucleo terrestre composto principalmente da ferro. Il pianeta è abbastanza grande da avere un nucleo differenziato in un nucleo interno solido e un nucleo esterno liquido, che produce un debole campo magnetico a causa della convezione del suo materiale elettricamente conduttivo. Dal punto di vista delle proprietà meccaniche, la crosta e la porzione superiore del mantello formano la litosfera, rigida; mentre una porzione intermedia del mantello, che si comporta in un certo senso come un fluido enormemente viscoso, costituisce l'astenosfera.

Rappresentazione grafica dell'interno della Terra

Materiale proveniente dall'astenosfera si riversa continuamente in superficie attraverso vulcani e dorsali oceaniche non conservando però la composizione originale perché soggetto a cristallizzazione frazionata.

Lo schema seguente riassume le profondità, la caratteristica principale per la definizione dei vari gusci che compongono la Terra e la loro densità:

Profondità (km) Porzione terrestre Proprietà Densità
g/cm³
0–60 Litosfera (varia tra i 5 km ed i 120 km; comprende crosta e la parte meno profonda del mantello superiore) fisiche
0–35 Crosta (varia tra i 5-10 km di quella oceanica, ai 30-70 di quella continentale) chimiche 2.2–2.9
35–60 Parte meno profonda del mantello fisiche 3.4–4.4
35–2900 Mantello fisiche e chimiche 3.4–5.6
100–700 Astenosfera o Mantello superiore fisiche
2900–5100 Nucleo esterno fisiche e chimiche 9.9–12.2
5100–≈6375 Nucleo interno fisiche e chimiche 12.8–13.1

Proprietà chimico-fisiche della geosfera [modifica]

Tabella degli ossidi della Crosta terrestre di F. W. Clarke
Composto Formula
diossido di silicio SiO2 59.71%
ossido di alluminio Al2O3 15.41%
ossido di calcio CaO 4.90%
ossido di magnesio MgO 4.36%
ossido di sodio Na2O 3.55%
ossido di ferro FeO 3.52%
ossido di potassio K2O 2.80%
triossido di diferro Fe2O3 2.63%
acqua H2O 1.52%
diossido di titanio TiO2 0.60%
anidride fosforica P2O5 0.22%
Totale 99.22%

La massa della Terra è circa di 5.98x10^24 kg (ovvero quasi 6,000 trilioni di tonnellate).

È costituita principalmente da

Si ritiene che il nucleo sia costituito principalmente di ferro (88.8%) con piccole quantità di nichel (5.8%) e zolfo (4.5%).[20]

Il geochimico F. W. Clarke ha calcolato che poco più del 47% della crosta terrestre è composta da ossigeno. I costituenti più comuni sono rappresentati dagli ossidi; cloro, zolfo e fluoro sono le uniche importanti eccezioni, sebbene la loro presenza totale nelle rocce sia inferiore all'1%. Gli ossidi principali sono i silicati, gli ossidi di alluminio, di ferro, di calcio, magnesio, potassio e di sodio. I silicati sono la componente acida della crosta terrestre, andando a rappresentare e costituire tutti i principali minerali delle rocce intrusive. Analizzando 1,672 campioni di tutti i tipi di rocce, Clarke ha dedotto che il 99.22% di esse erano composte da solo 11 ossidi (vedi tabella a destra), mentre i rimanenti costituenti erano presenti solo in quantità veramente ridotte. [21]

La temperatura all'interno della Terra aumenta con un gradiente geotermico di circa 25°C/km nella crosta, per poi diminuire a 0.7°C-0.8°C/km nelle altre zone; è direttamente collegata alla pressione. Raggiunge i 5270 K (circa 5000°C) ed una pressione di 3600 kbar nella porzione di nucleo interno. Il calore interno è stato generato in parte durante la formazione del pianeta e da allora ulteriore calore è stato continuamente generato dal decadimento radioattivo di isotopi dell'uranio, del torio e del potassio. Il calore trasmesso dall'interno all'esterno del pianeta deriva dai moti convettivi del mantello, anche se, essendo le rocce cattive conduttrici termiche, rappresenta solo un ventimillesimo dell'energia che il pianeta riceve dal Sole.

La densità media della Terra è di 5,515 g/cm³, rendendolo il pianeta più denso del Sistema Solare; tuttavia non è costante, ma è direttamente proporzionale all'aumentare della profondità. Nella c

 
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